Retinopatia diabetica - Giorgio Gaspari Medico Oculista in Milano

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Retinopatia diabetica

Patologie



RETINOPATIA DIABETICA

Le complicanze oculari del diabete sono legate a delle lesioni dei piccoli capillari dell'occhio, che si ostruiscono progressivamente e finiscono per non irrorare più in maniera adeguata la retina.
Si formano aree retiniche ischemiche, poco ossigenate, con le tipiche lesioni della retinopatia diabetica: i microaneurismi, le piccole emorragie puntiformi,  gli essudati duri e i noduli cotonosi, oltre a microscopiche anomalie vascolari. L'occhio compensa creando dei nuovi vasi sanguigni più fragili (i neovasi preretinici) che si moltiplicano al punto da essere all'origine di gravissime emorragie interne dell'occhio ed anche il distacco trazionale della retina.
Spessissimo insorge l'edema maculare cistoide o l'edema diffuso del polo posteriore, che comporta nella stragrande maggioranza dei casi un annebbiamento della visione.
Tutte queste lesioni sono dovute a un diabete mal compensato da più di 5 anni.
Per la diagnosi occorre consultare almeno una volta all'anno l'oculista. Egli effettuerà un esame completo, tra cui quello del fondo dell'occhio (fundus oculi), che è in grado di individuare i primi segni del diabete .
L'esame comporta quasi sempre l'instillazione di un collirio che dilata la pupilla per consentire l'osservazione dei più piccoli dettagli della retina.
Quando vengono individuate le più importanti alterazioni della retinopatia diabetica occorre approfondire la diagnosi  dello stadio della malattia attraverso la fluorangiografia e l'OCT.
Il trattamento delle complicazioni oculari prevede il corretto controllo del diabete, e cioè la riduzione dell'eccesso di zucchero nel sangue e la normalizzazione della pressione arteriosa.
Il trattamento laser dell'occhio coinvolge principalmente i piccoli vasi sanguigni di nuova formazione e soprattutto le aree ischemiche, e consente di ridurre il rischio di subire un serio abbassamento della vista. Viene effettuato in anestesia locale e senza ricovero ospedaliero.
Viene utilizzato anche per trattare l'edema maculare, coadiuvando la terapia intravitreale, con la quale viene praticata una piccolissima puntura per somministrare i farmaci di nuova generazione, cosiddetti antiangiogenici.   


 
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